Il primo tendone allestito misurava quaranta metri per venti, ma proprio la ricerca di un tendone era il primo problema da risolvere. Lo trovarono a prestito da Heinz Leiner di Varna, il solo che ne avesse a disposizione a quei tempi, e che lo diede in affitto a Canazei per alcuni anni di seguito.
La Festa da d’Istà e relativo tendone appena nati, riscossero subito grande successo, soprattutto per la musica che vi si suonava. Si può affermare che i Tiroler Nachtsschwärmer, con le loro trombe, trombette e tromboni hanno fatto la storia della festa poiché vi sono stati ospitati per sei anni.
Gli amanti del tendone dei nostri giorni hanno l’età che avevano gli organizzatori venticinque anni fa. La musica che va ora per la maggiore è una miscellanea di revival in chiave moderna che incontra il gusto delle giovani generazioni. L’età media di chi frequenta il tendone si è abbassata nel corso degli anni, perché ora anche i più giovani, quelli non ancora maggiorenni, hanno possibilità economiche che i loro coetanei, cinque lustri prima, non si sognavano neppure.
La musica che ha fatto la fortuna del tendone, di selezionata qualità, è oggi un punto di riferimento imprescindibile per chi è alla ricerca delle melodie giuste per organizzare feste di successo.
Che sia la musica il cuore del tendone, gli organizzatori della Festa da d’Istà lo avevano intuito già all’inizio e si sono sempre dati da fare per invitare a Canazei i migliori gruppi folk austriaci. Chi è venuto a suonare a Canazei ha fatto il giro di tutte le valli limitrofe. Solo raramente la festa non è riuscita. Quando per esempio è stato chiamato Franz Michelic, nel 1985, è stato registrato un piccolo flop, come dice Tarcisio Davarda. Era senz’altro un suonatore d’eccellenza, ma le canzoni slovene non si adattano al particolare spirito chiassoso e movimentato del tendone. L’Oberkrainer è una musica d’ascolto, comunque diversa da quella a cui si era abituati in certi luoghi.