Ciò che non ha subito cambiamenti da venticinque anni a questa parte è l’armonia che ha sempre contraddistinto i rapporti tra i due gruppi di volontari. E questa unione avrà vita fino a quando ci sarà il tendone. Anche perché, senza di loro, non esisterebbe neppure la festa e, se anche fosse, non sarebbe più la stessa. Tutto il paese di Canacei con le sue istituzioni ha contribuito in questi anni al successo della Gran Festa. Oltre ai Vigili del Fuoco e alla Croce Bianca, anche le amministrazioni comunali e frazionali hanno fatto la loro parte, la Sitc, Società di Incremento Turistico di Canazei, ha messo a disposizione i suoi operai, l’Azienda di Promozione Turistica ha coperto i costi dell’organizzazione della sfilata folcloristica e della pubblicità.
I volontari del tendone iniziavano a lavorare già il martedì mattina prima della festa di fine settimana e finivano di smontare e portare via tutto il lunedì successivo. Una bella fatica per molti, che avrebbero avuto bisogno di una settimana di ferie per riposarsi dalle fatiche. Doverosa riconoscenza e gratitudine anche alle molteplici componenti istituzionali e individuali (Regione Trentino Alto Adige, Comprensorio, Comune di Canazei, Asuc di Gries, Canazei, Alba e Penia, Società Incremento Turistico, Società Ciampac e Contrin, e tutti i volontari), che, nell’evolversi degli anni, hanno supportato e consentito con risorse finanziarie, con ampia disponibilità e collaborazione, senza risparmio di tempo e di sforzi, la realizzazione di questo evento comunitario, umano e culturale, apprezzatissimo. A tutti un vivissimo ringraziamento, che vorrebbe essere anche richiesta e conferma di presenza e di parità di impegno per il futuro.